on the road costa azzurra e provenza itinerario 3 giorni

On the road tra Costa Azzurra e Provenza: itinerario di 3 giorni nel sud della Francia

La Francia in generale non è mai stata una delle mete del cuore, ma in molti mi avevano parlato bene di Nizza e della Costa Azzurra, perciò la scorsa estate ho deciso di dare una possibilità ai nostri cugini d’Oltralpe.
Di sicuro la settimana di Ferragosto non è il periodo ideale per on the road nel sud della Francia: la quantità di turisti, il traffico e l’impossibilità di trovare parcheggio a prezzi decenti scoraggerebbe anche i viaggiatori più temerari… però se vi armate di pazienza e vi organizzate bene, allora un viaggio di tre giorni in Costa Azzurra e Provenza può essere una bellissima esperienza anche nel periodo più gettonato dell’estate!

Io non avevo grandi aspettative ma sono tornata davvero entusiasta dal mio viaggetto in Francia, tanto che voglio tornarci a breve, magari tra giugno e luglio durante la fioritura della lavanda.
 

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#notmypanni nella vecchia Nizza
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Scorci della bellissima Èze

 

Informazioni pratiche

  • L’itinerario si è svolto nell’arco di tre giorni pieni durante la settimana di Ferragosto. Nonostante la quantità di gente e di traffico siamo sopravvissuti (diciamo che pensavo che la situazione fosse più invivibile) però, se riuscite, vi consiglio di partire in un periodo meno gettonato per vivervi tutto con più tranquillità.
  • Se come me potete visitare la Costa Azzurra e la Provenza solo in alta stagione, vi consiglio di partire abbastanza presto per visitare i vari borghi: le masse di turisti cominciano ad arrivare in tarda mattinata e la situazione si fa presto insopportabile… mentre al mattino presto l’atmosfera è pura magia!
  • Inizialmente avevamo deciso di cambiare alloggio ogni giorno, ma alla fine per comodità abbiamo prenotato un hotel soltanto in posizione strategica presso cui tornavamo ogni sera dopo le nostre visite. Il posto che abbiamo scelto è Ibis Antibes Sophia-Antinopolis, un tranquillo hotel 3* con un buon ristorante di carne dove ci è capitato di mangiare un paio di sere, a pochi minuti in auto da Antibes e Cannes. La camera ci è costata 106 € a notte in due, un prezzo accettabile considerando che abbiamo prenotato all’ultimo secondo e il periodo di altissima stagione.
  • Se non avete modo di spostarvi con mezzo privato, vi consiglio dare un’occhiata ai viaggi in bus organizzati per la Provenza: viaggi di questo tipo sono un’ottima soluzione per rilassarsi durante le ore di guida e per conoscere altri viaggiatori.
  • La mappa interattiva qua sotto mostra i luoghi che ho visitato durante questo on the road nel sud della Francia: per i dettagli su come ho organizzato l’itinerario potete leggere il diario di viaggio poco più in basso. La posizione del nostro hotel è segnalata con il puntatore arancione.

 

 

Itinerario di 3 giorni tra Costa Azzurra e Provenza

Giorno 1: Èze Village – Nizza (13 km)

Arriviamo a Èze, un delizioso borgo medievale abbarbicato su uno sperone roccioso, verso metà mattina, con un tempo terribile. Piove, tira un vento pazzesco, fa veramente freddo per essere agosto… dopo aver parcheggiato fuori dalle mura cominciamo a salire verso il centro storico del borgo, ma il vento è così forte che è impossibile camminare con l’ombrello aperto. Decidiamo di rifugiarci, allora, alla Profumeria Fragonard, ai piedi della cittadina – l’idea originale era di visitare la sede di Grasse, la capitale del profumo, ma il temporale non ci ha dato altra scelta. Ci siamo uniti a una visita guidata in italiano totalmente gratuita: io l’ho trovata interessante e simpatica, mi è piaciuta molto più di quanto pensassi. La guida ci ha parlato delle origini del marchio Fragonard e ci ha illustrato il processo di lavorazione delle saponette che avviene nella fabbrica di Èze: ci siamo inebriati di essenze, profumi, aromi… e alla fine del giro ovviamente si entra nel reparto acquisti, impossibile andarsene senza comprare qualcosa!
 

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All’uscita dalla fabbrica il tempo era decisamente migliorato e così, finalmente, abbiamo potuto fare un giro nel borgo medievale ancora deserto dopo la tempesta. Il villaggio è un prezioso scrigno fatto di vicoletti, case in pietra, piccole e accoglienti gallerie d’arte o negozietti di artigianato. C’è anche un antico castello, le Chateau de la Chevre d’Or, che oggi è stato convertito in un hotel di lusso e perciò non è visitabile.
Ma il motivo principale che mi ha portata a Èze –  e che mi ha fatta innamorare di questo borgo ancor prima di visitarlo – è il suo Jardin Exotique, il ‘giardino esotico’ che sorge nel punto più alto del promontorio su cui si trova il villaggio. Il giardino accoglie una meravigliosa collezione di piante esotiche (e non solo), ma la sua unicità è sicuramente il panorama incredibile sulla costa che si può ammirare da quassù, incorniciato da cactus di ogni forma e dimensione e dalle sculture dell’artista Jean Philippe Richard. L’ingresso costa 6 € e sono assolutamente ben spesi, credetemi!

 

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L’entrata del borgo di Èze subito dopo la pioggia

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Il panorama meraviglioso dall’alto del Jardin Exotique

Visti i prezzi dei locali di Èze Village, per pranzo decidiamo di spostarci a Nizza sperando di essere più fortunati. In pochi minuti di guida raggiungiamo la famosa cittadina balneare, una delle città più importanti della Costa Azzurra. Per un qualche motivo l’avevo sempre sottovalutata pensando che non fosse particolarmente affascinante… ah, che errore!
Nizza ha due anime opposte ma complementari che la rendono assolutamente unica. Da un lato c’è la Promenade des Anglais, la zona del lungomare ricca di alberghi lussuosi ed eleganti, e dall’altro c’è il coloratissimo centro storico, la Vieux Nice, con stradine lastricate ed edifici un po’ malandati color pastello che ospitano negozietti di prodotti tipici, saponi artigianali, spezie e souvenir.
Prima di iniziare l’esplorazione vera e propria, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio sotterraneo (il Nice Azur Parking Marshall, in caso vi servisse) andiamo alla ricerca di un posticino per mettere qualcosa sotto i denti. La nostra scelta ricade sulla Crêperie Le Trimanaran, alle porte della città vecchia: crêpes croccanti e gustose, sia dolci che salate, a prezzi davvero ottimi per essere a Nizza. La piazzetta in cui si trova è deliziosa e il locale è molto “casalingo” e alla mano, ve lo consiglio vivamente!

Dopo un pranzetto veloce ci dirigiamo nel cuore pulsante della vecchia Nizza, dove l’odore dei salumi e dei formaggi venduti nei negozietti si mischia a quello acre proveniente da alcuni vicoli semi abbandonati. Il fascino di questo quartiere, secondo me, sta proprio in questo: Vieux Nice è decadente, colorata, caotica. Sulle terrazze i nizzardi sfoggiano i loro panni stesi, e ci sono fili della luce penzolanti un po’ ovunque. Andiamo alla scoperta di Place Rossetti, la piazza più caratteristica di Nizza brulicante di caffè animati e balconi fioriti, e Cours Saleya, la piazza in cui si trova il grande mercato dei fiori di Nizza (Marché aux Fleurs) che io però – ovviamente – non sono riuscita a vedere perché sono capitata in città nell’unico giorno della settimana (il lunedì) in cui non viene allestito. In compenso però c’era il mercatino delle pulci (Marché à la Brocante) pieno di bancarelle con originali oggetti vintage e pezzi di antiquariato.
Subito dopo ci dirigiamo verso Place Masséna, abbellita (o imbruttita, a seconda dei punti di vista 😅 ) dalle statue dell’artista catalano Jaume Plensa, simboleggianti i sette continenti e il dialogo tra di essi. A lato della piazza troverete i giardini della Promenade Du Paillon, con delle bellissime fontane in cui i bambini si divertono sguazzare allegramente… il colpo d’occhio è spettacolare, non perdeteveli!

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Il giardino con le fontane della Promenade Du Paillon… adoro questi riflessi!

Subito dopo abbiamo proseguito verso la parte più nuova della città, ricca di negozi alla moda e centri commerciali. Qui abbiamo visitato gratuitamente la Basilica di Notre-Dame di Nizza, cugina lontana della famosa cattedrale parigina, e la Cattedrale di San Nicola, l’affascinante chiesa ortodossa russa con le caratteristiche cupole a cipolla. Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto dietrofront verso il lungomare di Nizza, la Promenade des Anglais, per goderci un po’ di aria di mare (l’acqua è di un azzurro super intenso!) fino Pointe de RaubaCapeu per scattare il classico selfie con la scritta # I Love Nice , ammirare il porto turistico e salire infine sulla collina del castello, da cui si gode di una vista panoramica meravigliosa su tutta Nizza. Un consiglio: dopo aver girato a piedi per tutta la città, la scalinata che porta al Parc de la Colline du Chateau non sarà così agevole… se non volete affaticarvi troppo prendete l’ascensore gratuito! Occhi agli orari però, la scorsa estate le corse terminavano alle 18:30 (noi infatti siamo saliti a piedi).
Dopo aver ammirato lo splendido tramonto sulla Costa Azzurra dall’alto della collina, ci siamo incamminati di nuovo verso Nizza Vecchia per cercare un localino dove mangiare qualcosa. Un panino al volo, un gelato, qualche spicciolo agli artisti di strada che si esibivano in Place Rossetti… Nizza è assolutamente magica anche di sera, quando le serrande dei negozi chiudono ma si accendono le romantiche luci dei lampioni.

 

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La Basilica di Notre-Dame, la chiesa più grande e recente di Nizza

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Angolini decadenti della città vecchia di Nizza

 

Giorno 2: Saint-Paul-de-Vence – Cannes (27 km)

Dal nostro hotel a Valbonne raggiungiamo il delizioso e pittoresco borgo di Saint-Paul-de-Vence con una mezzoretta di guida, e lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento (caro come qualsiasi cosa in questa regione) vicino alla zona pedonale.
Saint-Paul-de-Vence è uno dei borghi medievali più visitati di tutta la Provenza, ma nonostante questo riesce comunque a conservare un’atmosfera romantica e raccolta che lo rende davvero unico, impossibile non innamorarsene! Qui niente è lasciato al caso: dalle cassette della posta decorate a mano, alle piante rampicanti e i fiori lungo le pareti in pietra delle dimore storiche… ogni singolo dettaglio è studiato per rendere speciale questo posticino!
Questo incantevole paesino inoltre è stato un rifugio sicuro per tanti artisti e intellettuali del 1900: tra i vari sono passati di qui Jacques Prévert, Chagall (sepolto proprio nel cimitero del borgo), Jean-Michel Folon, Picasso
L’influenza artistica di questi personaggi continua a vivere nell’atmosfera del villaggio, ricco di botteghe di prodotti artigianali, gallerie d’arte e incantevoli atelier, oltre a negozietti in cui comprare madeleine, biscotti e altre prelibatezze francesi. E’ proprio qui a Saint-Paul-de-Vence che, tra l’altro, ho provato per la prima volta il gelato al gusto lavanda!
Vi consiglio di esplorare il paese al mattino presto, quando ancora non è preso d’assalto dai tour organizzati e potrete passeggiare con calma tra le stradine ancora silenziose.

 

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Ho gli occhi a cuore! <3

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Il gelato alla lavanda… a primo impatto è strano e sembra sapone XD ma poi diventa quasi buono!
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Posso trasferirmi qui?

Dopo la visita di Saint-Paul-de-Vence ripartiamo alla volta di Cannes, raggiungibile sempre in una mezzoretta d’auto. Passare dalla quiete delle colline della Provenza al caos della città del cinema è quasi traumatico. Anche qui parcheggiamo in zona centralissima, riuscendo a evitare non so neanche io come multe e divieti di transito. Mangiamo in un locale qualunque vicino al lungomare e poi ci avventuriamo lungo Boulevard de la Croisette, per scattare una foto ricordo al Palais de Festival (il palazzo dove si svolge il famosissimo Festival del cinema di Cannes) e alle impronte di alcuni personaggi famosi. La Promenade è piena di negozi di firme e marchi di lusso, le spiagge sono affollatissime e sinceramente niente di speciale… unico punto a favore, i murales a tema cinema simpatici e colorati sparsi qua e là sugli edifici della città!
Se Cannes di per sé non è particolarmente interessante, tutt’altra storia è il vecchio quartiere in collina di Le Suquet. Per raggiungere la sommità ci sono parecchi scalini e stradine in salita da fare, però la vista dall’alto sulla baia di Cannes ripagherà tutta la fatica! Le viuzze poi sono ricche di botteghe dal sapore antico, c’è un mercato molto carino e la torre medievale che domina l’intera città. Le Suquet 1 – La Croisette 0.

 

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Una delle spiagge da vipssss di Cannes

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L’impronta della mano di Pedro Almodovar!

 

Giorno 3: Grasse – Antibes (26 km)

L’ultimo giorno di viaggio siamo partiti di buon’ora dall’hotel per visitare Grasse, la città del profumo in Provenza. Insieme a Cannes, Grasse è stata una piccola delusione. O meglio, la cittadina di per sé è graziosa e il centro storico è carino da vedere, ma al di là di questo non mi ha suscitato alcuna emozione in particolare… le mie aspettative erano molto più alte ecco, ma forse dovrei visitarla di nuovo durante il periodo di fioritura della lavanda per avere un’idea più completa.
Se non avete già fatto il pieno di fragranze e aromi a Èze, a Grasse vi consiglio di visitare una delle principali Maison produttrici di profumi (Fragonard, Galimard, Molinard…) oppure il Museo Internazionale della Profumeria, dove potrete scoprire la storia della profumeria di lusso francese, una delle più prestigiose attività tradizionali del Paese.
Meritano una visita anche la cattedrale Notre Dame du Puy, con all’interno opere di Rubens e Jean-Honoré Fragonard (è proprio dal pittore di Grasse che prende il nome la famosa Maison di profumi!), Place du 24 Août, una graziosa piazzetta con una bella vista panoramica sulla parte bassa di Grasse, e Rue Jean Ossola, una delle vie principali del paese in cui sono stata installati dei nebulizzatori che sparano… profumo! 🙂

 

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Graziosi dettagli di Grasse

La seconda tappa della giornata (e ultima del nostro on the road nel sud della Francia) è Antibes Juan-les-Pins, per gli amici semplicemente Antibes, una cittadina di mare discreta ed elegante a una mezzora di auto da Grasse. Visto che la Costa Azzurra vanta spiagge di tutto rispetto, abbiamo deciso di dedicare al mare le ultime ore di viaggio (per la gioia di Stefano più che la mia!).
Abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio non lontano dalla stazione dei treni, e da lì ci siamo incamminati a piedi in direzione spiaggia, attraversando tutto il centro storico. Sapevo molto poco di Antibes prima di visitarla, e forse questo ha contribuito a farmela ammirare con occhi pieni di sorpresa ad ogni angolo! Antibes è piccolo gioiello incastonato tra mura antiche, con vicoletti pieni di negozi e caffè dall’atmosfera retrò. Prima di “spiaggiarvi” fate un salto al Marché provençal, il mercato provenzale di Antibes in cui è possibile acquistare spezie profumate, formaggi, le famose erbe aromatiche provenzali, dolcetti francesi, mazzetti di lavanda… purtroppo noi siamo arrivati verso l’ora di chiusura e abbiamo potuto solo fare un giro veloce, ma sembrava davvero interessante!
 



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Subito dopo ci siamo diretti a Port Vauban, il grande porto turistico di Antibes dove sono ormeggiate imbarcazioni di ogni tipo, dalla barchetta sgarrupata del pescatore allo yacht di lusso del VIP di turno. Dal porto potrete accedere alla cinta muraria e al bastione Saint Jaume, sulla cui terrazza è stata installata una grande opera di Jaume Plensa (sì, lo stesso di Place Masséna di Nizza), chiamata Le Nomade.
Il clou di Antibes è, tuttavia, la sua spiaggia! Ce ne sono diverse carine e facilmente raggiungibili a piedi dal centro storico, ma noi abbiamo scelto Plage de la Gravette, una piccola baia naturale con acqua pulita color azzurro intenso, adatta anche a famiglie con bambini. Purtroppo essendo il giorno di Ferragosto la spiaggia era estremamente affollata, ma sono sicura che al mattino presto o in periodi di bassa stagione sia un luogo che regala scorci splendidi. Suggestiva la posizione a due passi dal bastione Saint Jaume… mi piacerebbe tanto tornarci in una tranquilla giornata di sole primaverile! 
 

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Port Vauban, il porto turistico di Antibes

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Plage de la Gravette… senza gente a Ferragosto, eh!

 
Il nostro viaggetto di tre giorni in Costa Azzurra si conclude così! Siamo stati benissimo e non avrei mai creduto di rientrare a casa con la voglia di tornare presto da queste parti. 🙂
 

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4 pensieri riguardo “On the road tra Costa Azzurra e Provenza: itinerario di 3 giorni nel sud della Francia

  1. Ciao fra qualche giorno io e il mio fidanzato partiamo per Cannes per sei giorni e cinque notti ti volevo chiedere se per caso hai trovato difficoltà nel parcheggio se ci sono zone a traffico limitato come in Italia e se ci si sposta agevolmente. Grazie della risposta, un bacio.

    1. Ciao Silvia,

      Grazie per avermi scritto. Io sono stata a Cannes nella settimana di Ferragosto e l’ho trovata super trafficata. Ovviamente poi esistono le zone a traffico limitato con telecamere come da noi, quindi fate attenzione. Noi avevamo trovato posto per l’auto in un parcheggio a pagamento sotterraneo proprio accanto al porticciolo turistico, comunque ce ne sono vari in giro per la città.
      Vi auguro un buon viaggio!

      Diletta

  2. Bello il tuo giretto. Conosco bene questi posti perchè ci vado ogni anno, ma è sempre piacevole coprire qualcosa di nuovo attraverso gli occhi di altre persone.
    Ti consiglio assolutamente il giro per la fioritura della lavanda. Secondo me i paesini dell’entroterra sono ancora più caratteristici.

    1. Grazie mille Paola! Spero proprio di tornarci in occasione della fioritura della lavanda, ancora non mi è mai capitato di vedere quei bei campi fioriti tutti viola 🙂

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