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Rocchetta Mattei, un angolo di Andalusia in Emilia

AVETE PRESENTE IL CASTELLO DI SAMMEZZANO IN TOSCANA, IL FAMOSO PALAZZO IN STILE MORESCO (QUASI) IMPOSSIBILE DA VISITARE? FORSE NON SAPETE CHE ESISTE ANCHE UN ALTRO CASTELLO CHE LO RICORDA MOLTO, E CHE ALLO STESSO TEMPO E’ COMPLETAMENTE DIVERSO – UN LUOGO DAVVERO UNICO NEL SUO GENERE. QUESTO CASTELLO E’ ROCCHETTA MATTEI, A GRIZZANA MORANDI, E IN QUESTO POST VI RACCONTO QUALCOSA IN PIU’ SU QUESTO POSTO MAGICO E SU COME FARE A VISITARLO.

 

AEREO

 
Nel comune di Grizzana Morandi, a un’oretta di auto da Bologna, si erge un castello surreale, degno dei più segreti sogni di una principessa – Rocchetta Mattei

Il nome della rocca è dovuto al vecchio proprietario e fondatore, il conte Cesare Mattei, un uomo di grande cultura (ma anche un tantino svitato) diventato famoso per i suoi studi di medicina “alternativa” che lo portarono all’invenzione di una vera e propria pratica medica, l’elettromeopatia, fondata sui principi dell’omeopatia abbinati all’energia elettrica (lo so, anche io sono perplessa). 
 

 

Che cosa facesse nella pratica io in realtà non l’ho ancora ben capito – probabilmente non lo sapeva nemmeno il conte. Fatto sta che Cesare Mattei aveva pazienti illustrissimi da tutto il mondo, che ospitava proprio nel castello o in una delle “dependance” nei dintorni, sempre di sua proprietà. Pare che addirittura anche Ludovico II di Baviera e la Principessa Sissi abbiano beneficiato delle sue cure. 

Che sia vero o meno, non si può negare che il conte fosse un uomo particolare, decisamente sopra le righe. E questo si riflette in ogni singolo centimetro della Rocchetta, dove niente è lasciato al caso e niente è davvero ciò che sembra.

 

rocchetta mattei

 


 

rocchetta mattei

 

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Il castello si rifa a tantissimi stili diversi, ma quello più evidente è lo stile architettonico moresco. All’interno del palazzo c’è addirittura un cortile assolutamente identico al Patio de los Leones dell’Alhambra di Granada, e degli archi che ricordano la Mezquita di Cordoba. Per non parlare delle bellissime piastrelle di ceramica (leggi azulejos) importate direttamente da Siviglia! 

 

—> TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: I misteri della Lucchesia – la Quercia delle Streghe e il Ponte del Diavolo <—

 

Ma Rocchetta Mattei è piena di particolari assurdi, statue di grifoni e ipprogrifi, giochi ipnotici – è il regno dell’insensato, dell’assurdo, dell’inspiegabile. Perché infatti, come spesso ci ricorda la guida, non tutto ciò che è nel castello ha una spiegazione logica – se al conte piaceva una cosa, la faceva e basta.

Senza che ci fosse per forza chissà quale significato metafisico o filosofico dietro.

Senza che ci fosse un vero perché.

 

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Cesare Mattei era una persona fuori dall’ordinario in qualsiasi aspetto della sua vita: pare che non si sia mai sposato ma che piuttosto preferisse la compagnia di diverse signorine a seconda del giorno della settimana (una per il martedì, una il giovedì e un’altra il sabato), che soffrisse di grandi paranoie e che fosse convinto di essere perseguitato – per questo aveva fatto costruire un ponte levatoio e si rinchiudeva spesso nelle stanze più alte della rocca.

Il conte era anche un grande estimatore della teoria di Darwin della selezione naturale: lo studio del medico era posto nella parte più alta della rocca, e i malati per farsi visitare e curare dovevano salire da soli rampe e rampe di scale – Cesare Mattei si degnava di curare solo chi riusciva ad arrivare fino in cima non moribondo (ti piace vincere facile), gli altri erano lasciati al loro destino. 

Questo per farvi capire che tipetto era il nostro caro conte.

 

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A Rocchetta Mattei, inoltre, aveva dato vita a una vera e propria corte, con tanto di giullare personale, dando lavoro a tutta la popolazione di Riola e Grizzana Morandi, o almeno così dicono. Aveva fatto costruire una stanza, la “sala dei 90“, appositamente per festeggiare in grande stile i suoi 90 anni (mai raggiunti, il conte morì a 87 anni), e aveva fatto inserire nel castello tutta una serie di elementi particolari o assurdi che riflettevano la sua eclettica personalità.

Tanto per dire, molti degli elementi architettonici della Rocchetta, anche se sembrano in marmo o quant’altro, in realtà sono in gesso, stucco e cartapesta. Oppure giocano sugli effetti ottici, e soffitti che sembrano decorati da chissà quali intagli, in realtà sono semplicemente disegnati o dipinti, senza alcuna tridimensionalità.
 

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Nonostante le stramberie e le stravaganze del conte, la sua pseudoscienza dell’elettromeopatia ebbe un successo straordinario in tutto il mondo, ma ancora oggi i metodi di cura del conte rimangono un mistero – pare che infatti, dopo la morte di Cesare Mattei, sia sparito proprio uno dei documenti dove sarebbe stato descritto l’ingrediente segreto della medicina del conte…

Si dice che questo documento sia nascosto nel soffitto di una delle stanze del castello (ebbene sì, nella rocca c’è un soffitto decorato con delle piccole “piramidi” di cartongesso, riempite al loro interno di fogli di giornale O.o), ma finora non è mai stato trovato. 

 

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COME VISITARE ROCCHETTA MATTEI

La visita di Rocchetta Mattei è solo guidata e dura circa 1 ora. E’ obbligatorio prenotare l’orario di visita sul sito web e presentarsi circa 10 minuti prima dell’orario scelto. Qualora si arrivasse in ritardo, la prenotazione decade. 

 

Orari di apertura:

Sabato e domenica: 09:30-17:30 (in inverno l’orario è ridotto)

Partono gruppi da 20 persone ogni 15 minuti 

Ingresso: 10 € (intero); 5 € (bambini)

Prenotazione visite: www.rocchettamattei-riola.it

 

La prima domenica di ogni mese è possibile effettuare la visita gratis, ma la prenotazione rimane obbligatoria.

Nelle giornate di visita gratis sarete accompagnati da giovani volontari e non da guide professioniste – io ho visitato Rocchetta Mattei proprio in una di queste occasioni, e la ragazza che ci guidava, anche se non del mestiere, era preparatissima e ci ha raccontato tante curiosità e aneddoti interessanti e divertenti, ciò che vi ho raccontato in questo post è solo un piccolo assaggio!

 

PER ME VISITA DA 10 E LODE! Se vi ho incuriositi prenotate subito! (sono meglio di una televendita 😀 )

 

rocchetta mattei

 

E VOI SIETE MAI STATI A ROCCHETTA MATTEI? CHE NE PENSATE DELLA STORIA DEL CONTE? E DELL’ARCHITETTURA DEL CASTELLO? AVETE QUALCHE CURIOSITA’ O DUBBIO?

LASCIATEMI UN COMMENTO E SARO’ LIETA DI RISPONDERVI! 🙂

 

AEREO

 

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Rocchetta Mattei, un angolo di Andalusia in Emilia

32 pensieri riguardo “Rocchetta Mattei, un angolo di Andalusia in Emilia

  1. Bello scoprire luoghi come questo con racconti interessanti e scorrevoli!
    Me lo segno come possibile destinazione per l’anno prossimo, dato che per me non è proprio cosi facilmente raggiungibile!!

  2. Si pensa sempre a Sammezzano e invece guarda guarda un altro castello altrettanto bello! me lo segno, da Firenze può essere un’idea per una gita domenicale!

  3. Che bello sapere che almeno per questa meraviglia non ci sono liste di attesa! Proprio ieri mi sono inserita per la visita del Castello di Sammezzano, ma dicono devono smaltire ancora la lista precedente O.O

    1. Nuooo ogni volta aprono la lista quando sono in giro e non riesco a mai a iscrivermi, non avevo idea che l’avessero riaperta… mancata anche stavolta :\ ma prima o poi ce la farò, eh!

  4. Un folle. Un tipo completamente folle, o completamente il contrario di folle (se ho ben colto il senso di questo posto) artefice di un luogo incredibile, disarmante ed assolutamente affascinante. Se ci ha i incuriosito? Beh, visto che è a un’oretta da casa mia e non ne avevo mai sentito parlare, direi che devo assolutamente rimediare. Grazie mille!

  5. Non hai idea di quanto mi sia “sparaflesciata” con questo castello. Le illusioni, i misteri, i significati esoterici, la storia del suo ideatore..mi hanno letteralmente conquistata; poi quando ho visto le sale moresche con le riproduzioni degli stucchi, delle piastrelle e delle ceramiche..ecco allora ho proprio perso la testa. Non sarei mai voluta venire via, poi la nostra guida è stata veramente IDOLO: si è fregata del fatto che il tempo a nostra disposizione fosse scaduto ed ha continuato con le spiegazioni perchè, giustamente, sosteneva che per comprendere il castello andava capita la persona!

    1. Grande!! Anche la nostra guida (volontaria) nonostante fosse giovanissima è riuscita a trasmetterci tanto, a farci divertire e interessare. Io ho una soglia di attenzione bassissima (-_-“) quindi se trovo una guida monotona dopo qualche minuto mi ritrovo già a pensare ad altro, ma questa visita è stata interessantissima! Da rifare 🙂

    1. Lo spero per te, è una delle visite più interessanti che mi sia capitato di fare negli ultimi tempi! Fammi sapere poi se riesci ad andare e se ti è piaciuta 🙂

  6. Non so cosa dire…Wauuuuu…Woooww!
    Sono rimasta letteralmente colpita da questo splendido e raffinato posto.
    Complimenti perché le fotografie sono davvero meravigliose, perfette, dai colori vivaci.

    1. Grazie mille Camilla!! Mi piace fotografare (anche se non sono una professionista ovviamente) quindi mi fanno proprio piacere i tuoi complimenti. 🙂
      Fammi sapere se un giorno riuscirai a visitare il castello e se è stato all’altezza delle aspettative!

    1. Una delle visite più appassionanti che abbia fatto ultimamente – non solo per la bellezza del posto in sé, ma proprio per i “misteri” intorno alla figura del conte, le curiosità… stupenda!

  7. Questo castello mi ha lasciato senza parole. E sono arrabbiata con me stesse per non esserci mai stata!!!
    Sono stata in Emilia Romagna tantissime volte e possibile mi sia sfuggito? (mi consolo dicendomi che sarebbe un buon motivo per tornare).
    L’architettura è davvero particolare: mi piace tutto, i colori, le forme e l’ambiente circostante.
    Complimenti per le foto Dile!!! :*

    1. Ma grazie mille!! 🙂
      Anche io fino a non molto tempo fa non lo conoscevo, non è pubblicizzato tantissimo anche perché non è molto tempo che ha riaperto le sue porte!
      Se ti capita di tornare in Emilia vai perché è uno spettacolo 🙂

  8. Dile, ho scoperto questo posto tipo la scorsa primavera e mi ci sono un attimo fissata, ma poi non sono riuscita ad andare. Spero di farlo quando torno, perché a me piacciono i misteri, le persone svitate, gli aneddoti curiosi e l’arte moresca. È proprio il posto per me! 😀

    Le tue foto sono come sempre spettacolari <3

    1. Grazie Agnese! :*

      Anche io l’ho scoperto un po’ per caso e appena ho potuto ho fissato. E’ una delle visite più interessanti che abbia fatto ultimamente, te la consiglio al 100%! 🙂

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